Pachino, caso Cancemi: la famiglia non si arrende, oggi manifesta dinanzi al Tribunale di Siracusa

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Sono quasi trascorsi 7 mesi da quel tragico 28 aprile in cui Vincenzo Cancemi, giovane tecnico 42enne, fu trovato privo di vita nella propria abitazione sita in contrada Lettiera nei pressi di Marzamemi.

Pochi giorni fa la notizia che la Procura ha archiviato il caso, sostenendo che Vincenzo si è suicidato.

Ma la famiglia non si arrende, continuando a chiedere Giustizia e Verità su una morte colma di dubbi, motivo per cui stamane parenti e amici si sono recati dinanzi al Tribunale di Siracusa per chiedere ancora una volta l’esame autoptico sul corpo della vittima, unica arma per poter conoscere con certezza la verità su ciò che è accaduto quel tragico pomeriggio.

Durante la settimana scorsa, a Pachino, si è verificato un caso di suicidio, e sul corpo della vittima è stata effettuata l’autopsia. “Chiediamo giustizia perché la legge è uguale per tutti” – allora afferma la sorella di Vincenzo, la quale si chiede il perché non è stata seguita la stessa prassi anche sul fratello, deceduto in circostanze simili.

Ricordiamo che ormai da quasi 7 mesi il corpo di Cancemi giace in una cella frigorifera, presso il cimitero di Pachino.