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L’Avvocatura Pachinese e Portopalese si chiede: “perché noi non possiamo ricoprire il ruolo di consulenti legali dell’Amministrazione?”

L’Associazione Promontorium Pachino e Portopalo di C. P. ha reso pubbliche delle riflessioni circa la nomina di un consulente legale da parte del Sindaco di Pachino.

Un dilemma, che accomuna gli Avvocati Pachinesi e Portopalesi in quanto pare che quest’ultimi siano puntualmente, da ogni amministrazione, tagliati fuori dalla lista dei possibili consulenti legali dell’amministrazione Pachinese.

Queste le parole del Consiglio Direttivo circa tale situazione:

“A proposito della recente nomina del consulente legale da parte del Sindaco di Pachino, lontano da ogni polemica politica, appare opportuno che l’Avvocatura Pachinese e Portopalese esprima un proprio parere senza alcuna “verve polemica”, ma solo al fine di puntualizzare, dal nostro punto di vista, alcuni aspetti non proprio condivisibili.

Ed invero, nessuna questione può essere posta in merito alla scelta del Collega nominato; quello che non appare condivisibile sicuramente, è la scelta di non utilizzare lo strumento della “manifestazione di interesse” nei confronti di tutti gli Avvocati, non solo Pachinesi, che avessero potuto concorrere all’incarico.

Non crediamo e non possiamo credere che a Pachino non c’erano avvocati interessati che avrebbero potuto ricoprire degnamente, così come farà il Collega nominato, l’incarico di consulente legale del Sindaco. Il rammarico di noi avvocati del Foro di Pachino e Portopalo è quello che, negli anni, si è ingenerata una prassi, non imputabile solo a questo Sindaco, che gli avvocati di Pachino non possano o debbano ricoprire il ruolo di consulenti legali dell’Amministrazione di turno. Ciò, ovviamente ci sia consentito- non è accettabile, per cui, si confida sul fatto che alla prossima occasione questa spiacevole prassi abbia fine.”

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