Pachino: pena ridotta in appello per un trentaseienne pachinese

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La Corte di Appello di Catania, seconda sezione penale, accogliendo in pieno le
argomentazioni dell’avv. Luigi Caruso Verso, ha ridotto la pena inflitta in primo grado al
trentaseienne pachinese A. I.
II giovane, come si ricorderà, era stato arrestato dalla polizia di Pachino il 19 novembre
2021, in quanto, a seguito di perquisizione domiciliare, gli erano stati rinvenuti circa venti
grammi di eroina e 17 di metanfetamina. Gli era stato sequestrato, inoltre, del denaro
ritenuto provento dello spaccio.
All’udienza di convalida, il Gip aveva applicato la misura degli arresti domiciliari.
Le analisi svolte avevano confermato la natura stupefacente dell’eroina, mentre quella che
i poliziotti avevano ritenuto essere metanfetamina, era risultata, in realtà, sostanza da
taglio.
L’avvocato Caruso Verso chiedeva di definire il procedimento con il rito abbreviato ed il
Giudice Monocratico del Tribunale di Siracusa, ritenendo che il fatto non fosse di lieve
entità ( si trattava di 136 dosi ), condannava l’imputato alla pena di due anni ed otto mesi
di reclusione.
La sentenza veniva appellata dall’avv. Luigi Caruso Verso, che sosteneva, con una serie di
argomentazioni di natura giuridica, come, invece, il fatto dovesse essere ritenuto di lieve
entità e, di conseguenza, la pena dovesse essere notevolmente ridotta.
All’udienza di appello, la Procura generale chiedeva la conferma della condanna di primo
grado.
La Corte, invece, ha accolto in pieno le argomentazioni dell’avv. Luigi Caruso Verso,
qualificando il fatto come di lieve entità ed ha ridotto la pena da due anni ed otto mesi a
soli otto mesi di reclusione, ordinando, inoltre, la restituzione del denaro sequestrato
all’imputato, non essendovi alcuna prova che provenisse dall’attività di spaccio.