“PACHINO NON PUÒ CONTINUARE AD ESSERE MORTIFICATA” esordisce la candidata a Sindaca Carmela Petralito

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Diciamo le cose come stanno: per quest’anno purtroppo la convenzione, della durata prevista di nove anni, non ci sarà! Alla luce della delibera numero 21 del Comune di Noto del 19 agosto 2021, che ha approvato il testo della convenzione con il Comune di Pachino per la gestione del territorio di Marzamemi, riteniamo in particolare inaccettabile il punto due inserito all’articolo quattro: ”La presente convenzione impegna il Comune di Pachino a non intraprendere e /o a rinunciare in corso di validità della convenzione medesima ad eventuali rivendicazioni territoriali”- sono queste le parole che la candidata a Sindaca Carmela Petralito ha utilizzato per denunciare ciò che è accaduto a seguito della disputa territoriale sulla gestione di una parte di Marzamemi appartenente al territorio di Noto. La Convenzione tra i Comuni di Pachino e Noto, per la regolamentazione di alcuni aspetti amministrativi, tecnici e logistici e lo svolgimento in modo coordinato di funzioni e servizi in aree limitrofe alla linea di confine territoriale tra i suddetti Comuni a ridosso e dentro Marzamemi, frazione di Pachino, che “non ci sarà alla luce della delibera numero 21 del Comune di Noto” riguardava le aree urbanizzate contigue alla frazione di Marzamemi (Pachino) – prospicienti sulle Vie: Alghe, Montoneri, S. Amendola, Roma, E. Marsilla, Nuova, Chiaramida, Giardina e Bianchi, nonché la zona o abitazioni prospicienti la Via Corrado Deodato fino alla prima rotatoria di C. da Forte – sulle quali insistono abitazioni ricadenti sul territorio di Noto, ma fruitrici di servizi da parte del Comune di Pachino. L’oggetto della convenzione riguarda le modalità con cui il Comune di Noto (SR) autorizzava il Comune di Pachino alla gestione dei seguenti servizi di competenza territoriale dello stesso comune netino: l’erogazione dell’acqua, la raccolta dei rifiuti, viabilità e la pulizia totale, compresa appunto anche quella parte che appartiene al Comune di Noto. Peccato che tale delibera sia arrivata proprio al termine dell’estate e non prima, ormai fuori tempo massimo viste le elezioni imminenti in ambedue i Comuni. Giustificate le molte lamentele e polemiche.